martedì 26 febbraio 2013

Il risotto all'isolana di Gabriele Ferron

Vi proponiamo qui una ricetta di Gabriele Ferron, chef veronese di fama internazionale, il cui cognome è legato da ben cinque generazioni all’Antica RiseriaFerron, una delle più grandi produttrici del riso Vialone Nano, al cui interno ha la sede il ristorante Pila Vecia, dal nome dell’antico strumento di lavorazione del riso.
Da anni, i prodotti della Pila Vecia sono usati dagli chef che partecipano alle serate di Risate & Risotti.

 


La storia del piatto
Risotto all’isolana deriva dal Risotto alla Pilota che risale al 1700, piatto tipico dei “Piloti”. Già nel lontano XVII secolo, le Riserie venivano chiamate Pile e il Piloto era l’artigiano, depositario di sapere antico e profondo conoscitore della lavorazione del Riso. Prima il “Piloto” era alle dipendenze dei proprietari terrieri , poi diventò proprietario della Pila. Vicino alla Pila c’era un piccolo appezzamento di terreno dove si coltivavano foraggi per le vacche, mentre lo scarto del riso serviva per alimentare i maiali. Durante l’inverno quando venivano uccisi i maiali e conciate le carni per fare salami e soppresse, a fine giornata per festeggiare l’evento i piloti cucinavano il risotto lavorato nell’antica pila e condito con il ragù detto “Tastasal”, termine dialettale per chiedere ad un altro se l’impasto della carne andava bene con il sale. Negli anni ’70 a Isola della Scala si è ripristinata quella definita la “garzega” per festeggiare la raccolta e da lì è nata l’attuale Fiera del Riso.



Ecco come si prepara:
Risotto all’isolana
Ricetta per 4 persone
320 g Riso Vialone Nano
7 dl brodo di carne
150 g lombata di maiale
150 g vitello magro
40 g burro
50 g grana grattugiato
cannella in polvere
1 rametto di rosmarino
vino bianco
sale e pepe q.b.

Mettete a fuoco lento 30 g di burro con un piccolo rametto di rosmarino. Quando il burro sarà dorato, togliete il rosmarino, mettete la carne tagliata a pezzetti e alzate il fuoco. Rosolate la carne e insaporite con pepe, sale e una spruzzatina vino bianco, quindi abbassate il fuoco e completate la cottura. Mettete la pentola con il brodo a fuoco sostenuto sul fornello e portate a ebollizione; versate il riso e con un mestolo di legno muovetelo dal fondo, quindi coprite la pentola. Quando l’ebollizione riprende, rimuovete ancora delicatamente il riso, abbassate il fuoco al minimo, ricoprite la pentola per 15 minuti; unite a questo punto circa metà ragù, date una mescolata e coprite fino a cottura ultimata. Levate la pentola dal fuoco, unite il rimanente ragù, il grana (spolverato di cannella) e il burro rimasto a fiocchetti. Mescolate il tutto con estrema delicatezza. Servite in pirofila o piatto singolo con qualche rametto di rosmarino.



sabato 23 febbraio 2013

Ecco altre ricette che parteciano al Rice Contest

buone, belle ma soprattutto creative!

Cibusfaber: Monochrome

Cravatte ai fornelli: Risotto alle erbe e polvere di mare 

Shamira Gatta: Bianco avorio 

Le delizie di Feli: Risotto con i topinambur

Coooking Therapy: Risotto con nasello, pancetta e timo

Una Gatta in Cucina: Torta tropicale di riso 

 Continuate  a partecipare. Ricordiamo che ogni food blogger potrà mandare fino a un massimo di 3 ricette.

Ecco i premi  per i primi tre classificati:

I classificato: Una collezione Al Black “Grande” di Pentole Agnelli;  un corso di Cucina Amatoriale presso l’Università dei Sapori, una fornitura di Riso Pila Vecia Ferron con  riso venere, vialone nano, carnaroli e polenta di Riso; un grembiule Solo Chef e infine il Premio  Michelangeli titolato alla chef "Giuseppina Carbone" come miglior rice blogger 2013.


II classificato: Una collezione Al Black “Piccola” di Pentole Agnelli; un corso di Cucina Amatoriale presso l’Università dei Sapori; una fornitura di Riso Pila Vecia Ferron Vialone Nano e Carnaroli.

III Classificato: Sei tegamini della Collezione Storica B.A. 1932; un corso di Cucina Amatoriale presso l’Università dei Sapori, una fornitura di riso Pila Vecia Ferron Vialone Nano e Carnaroli.
Continuate  a mandarci le vostre ricette!



venerdì 22 febbraio 2013

Pentole Agnelli: le cose da sapere in cucina

L'edizione 2013 di Risate & Risotti si avvale della collaborazione con un marchio storico del Made in Italy: le pentole di Baldassarre Agnelli.

Facciamo due chiacchere con Angelo Agnelli, che regala, agli amanti della cucina, preziosi consigli sulle tecniche di cottura.


Pentole Agnelli è un marchio attivo da oltre un secolo. Qual'è il segreto per mantenersi leader in un mercato per così lungo tempo?

"Nel 1907, da una piccola ma efficiente fabbrica nascevano le prime pentole in alluminio Baldassare Agnelli: una vera novità per l'epoca che ha saputo perfezionarsi nel tempo con innovazioni funzionali. Dopo 100 anni il metallo su cui fondiamo la nostra attività è ancora lo stesso alluminio. E se uguale è la materia prima che dà origine a pentole che ci invidiano in tutto il mondo, identica è rimasta anche la volontà originaria di fare impresa, di stare sul campo con passione, impegno, serietà, tenacia. Un intento che un secolo di storia e di avvenimenti non hanno minimamente scalfito come se il tempo si fosse fermato a quei valori. L'azienda Baldassare Agnelli - che dalla sua fondazione ha fatto dell'Italian Style un segno distintivo del proprio prodotto - nel 2002 ha anche fondato la Saps, un centro di studi, ricerca e formazione sugli strumenti di cottura,  per rafforzare la filosofia secondo la quale ogni ricetta ha bisogno del suo specifico strumento di cottura, nella forma e nel materiale".

Quali devono essere le caratteristiche per uno strumento di cottura di qualità?

"L'arte del cucinare appartiene a quelle tradizioni in cui si affermano i valori della famiglia e del territorio, del vivere con gusto e dell'esistenza e della ricerca del piacere. Si va sempre più riscoprendo la ricerca dei sapori di un tempo e si pone grande attenzione alla qualità dei prodotti che
cuciniamo. Ricette di tutti i tipi imperversano sulle pagine dei giornali e nell'etere, proposte dagli chef di turno. Ma il successo di una ricetta non nasce solo dalla fantasia e per riuscire in ogni preparazione non basta attenersi scrupolosamente ai ricettari, alle fredde elencazioni delle dosi e ai tempi di cottura forniti a caso. Occorre anche la profonda conoscenzadegli ingredienti e degli strumenti per cuocerli. Quindi dietro ogni piatto c'è sempre una pentola che per forma e materiale dev'essere idonea per esaltare e rispettare i metodi di cottura: l' Alluminio, dai forti spessori, per la maneggevolezza ed il risparmio di energia e per amalgamare al salto, brasare o arrostire; il Rame Stagnato per l'elevata conducibilità del calore indispensabile per le cotture lente a fiamma moderata; l'Antiaderente per la praticità e per scottare pietanze con pochi grassi da arrostire o rosolare; l'Acciaio per la brillantezza e per le cotture cosiddette ad immersione, quali le bolliture o le affogature; la Pietra Ollare per la tipica caratteristica di mantenere a lungo il calore nella preparazione di stracotti o stufati e zuppe. A ogni strumento il suo ruolo, ovvero la possibilità di eseguire al meglio differenti cotture disponendo dell'attrezzo ideale".

Quando si deve cambiare una pentola?

"Quando le sue caratteristiche originali sono venute meno".

Ci sono dei consigli per mantenerla più a lungo?

"Seguire attentamente le istruzioni del produttore circa il corretto utilizzo e i metodi per la manutenzione. Le nostre pentole se si seguono i consigli che noi forniamo attarverso le informazioni allegate a ciascuna di esse possono durare una vita".

Parlando di riso, consigli il migliore strumento di cottura per le seguenti preparazioni:

Risotto: "Una casseruola bassa a due maniglie, o ad un manico, di rame stagnato oppure in alluminio spesso almeno 5 mm: questi due materiali hanno la capacità di condurre il calore uniformemente sia verso il centro che alle pareti e quindi il risotto avrà tutto la stessa consistenza. Pentole Agnelli ha studiato per cucinare i risotti anche una padella a mantecare con doppia sfasatura che permette una cottura uniforme ed una mantecatura veramente straordinaria".


Timballo di riso: "Stessa rocedura di sopra per poi passare al forno dentro lo stesso recipiente o in una teglia in alluminio per avere uniformità di cottura".


Arancino: "Padella lionese (in ferro): per friggere è quella migliore".
Pentole antiaderenti: quando sono consigliate e quando no?

"Gli strumenti di cottura antiaderenti vanno usati per cucinare cibi che non hanno bisogno di aggiunta di grassi o per scottare. Perchè sia un buon stumento di cottura antiaderente assicurarsi che proprio l'antiaderente sia certificato e che sia stato fissato a spruzzo e non a rullo: il fissaggio a spruzzo consente una migliore distribuzione omogenea del materiale sulla superficie del recipiente, un maggior spessore, oltre che una migliore resistenza".

Ultimamente è tornata a essere utilizzata la pietra ollare, quali sono i vantaggi?

"La pietra ollare è un recipiente di cottura legato alla tradizione dell'arco alpino e in valtellina, soprattutto dove questo strumento di cottura era prodotto in zona grazie all'abbondanza di questa pietra. La sua caratteristica principale è quella di riuscire a mantenere e conservare a lungo il calore grazie alle microscopiche intercapedini di cui è formato questo materiale naturale. Quindi la consiglio per cotture lunghissime a fiamma bassa: zuppe, brasati, stracotti, polenta....Occhio però a come maneggiarla perchè la pietra ollare essendo un materiale fragile è sensibile a urti o agli shock termici che la possono lesionare inesorabilmente ".


Quali sono le nuove tendenze per gli strumenti di cottura?

"Se parliamo di strumenti di cottura per i professionisti, direi che rimane abbastanza stabile la richiesta di strumenti in grado di soddisfare le esigenze primarie di qualità, manegevolezza, capacità di condurre il calore. C'è una maggiore richiesta invece di strumenti di cottura partcolari da esibire anche in sala: da quando abbiamo realizzato la Pentola d'Oro sono molti che la chiedono come recipiente idoneo al servizio oltre che alla cottura. Per lo stesso motivo anche il rame, la pietra ollare e la ghisa, a secondo del locale e la sua vocazione culinaria.
Per la casa, invece, visto che nei palinsesti televisivi e radiofonici, la cucina è ormai tra i protagonisti indiscussi e molti si cimentano in cotture, la tendenza dell'appasionato medio è quella di ricercare strumenti di cottura validi, vicini alle caratteristiche di quelle del mondo professionale. Pentole Agnelli,  ha captato questa domanda realizzando delle nuove "collezioni" studiate appositamente per la casa. Si chiamano MrChef, SeniorChef, LadyChef, SlowCook, B.A. 1932, Alu Inox, Copper 3. Sono strumenti di cottura dalle forme e dai materiali diversi, frutto dell'ultra centenario professionale know how della storica azienda bergamasca,  idonei a facilitare la preparazione di qualsiasi ricetta per esemplari sfide culinarie tra le mura domestiche. Tutte seguono la stessa filosofia di produzione delle pentole professionali Baldassare Agnelli, ancora oggi contraddistinte dalla lavorazione artigianale del prodotto, per rispondere alle richieste e ai desideri dei fruitori comuni, ma esigenti. Un modello di lavorazione, quello di Baldassare Agnelli, che unisce tradizione e modernità, ricerca e tecnologia, cura dei particolari e professionalità e non deborda mai nell'approssimazione, nel semplicismo e nelle mode, ma sa sempre adattare la sua produzione di pentole alle esigenze del tempo che muta, rifiutando di produrre novità solo per la novità".


Ricordiamo a tutti i food blogger che, partecipando al contest sul riso, alcune di queste pentole potrebbero essere nelle vostre cucine!







domenica 17 febbraio 2013

Campania, Sicilia e le interpretazioni del riso

L'inizio di Risate & Risotti di quest'anno è stato contraddistinto da un tema che, senza farlo apposta, ha fatto da file rouge alle serate iniziali: i sapori del Mediterraneo, che perfettamente si sposano con il riso. Abbiamo iniziato ad Agerola (Na), per poi arrivare in Toscana all'Osteria di Rendola (AR) fino  a Orvieto ma ancora molte serate ci attendono...
Due i grandi interpreti di questa Mediterraneità: il campano Antonio Villani, del San Pietro di Positano e il siciliano Marcello Valentino, chef itinerante e "Ambasciatore della cucina" per l'Accademia Italiana Gastronomia Storica.


Con Antonio abbiamo vissuto due serate, la prima al ristorante il Risorgimento, ad Agerola, Comune che sovrasta la bellissima Costiera Amalfitana, insieme a Giuseppe Avitabile e al suo staff e la seconda a Orvieto, al Bistrot Duomo, coadiuvato a Christian Trombetti Cori.
Antonio, grande interprete non solo della cucina campana ma di quella italiana, si muove a sua agio con prodotti che vanno dal pesce a ricette che sono i classici della cultura italiana e ci propone anche un ottimo risotto con il radicchio trevigiano, per poi sorprenderci con dei tagliolini alla farina di riso al sugo di pesce. Il risotto? Ovviamente con un chicco bello al dente!



 Con Marcello Valentino abbiamo vissuto un'esperienza due giorni a Orvieto, ospiti al Palazzo del Gusto con la preziosa collaborazione di Itinera.
Marcello è stato un maestro d'eccezione a un corso di cucina che ha mostrato la preparazione di un intero menù a base di riso, dall'antipasto al dolce. Ma ci ha parlato anche del valore dell'ingrediente e della materia prima, di come fare la spesa in modo oculato e dell'importanza della cucina mediterranea. E cosa ci si puù aspettare da un siciliano che prepara un risotto allo Zafferano (con lo zafferano Il Re dei Re del nostro amico Fabio)? Ovviamente che poi lo "trasformi" in un arancino!
Il giorno dopo arriva la serata Risate & Risotti , dentro l'Enoteca Regionale, anche qui un trionfo di sapori che partono dalla Sicilia.


 Il riso, dal Vialone Nano al Carnaroli, al riso integrale al Venere, fino alla farina di riso, sempre della Pila Vecia.

Vi aspettiamo alle prossime serate!

domenica 10 febbraio 2013

I premi di Pentole Agnelli


Quest'anno i premi per i primi 3 classificati del Rice Contest sono davvero tanti!
Pentole Agnelli, azienda leader per i prodotti professionali per la cucina, regalerà 3 set  per i food blogger vincitori.

Ecco i premi:

I Classificato: 1 set Al Black Grande
II Classificato: 1 set Al Black Piccola
III Classificato: 1 set Collezione B.A. 1932

Food Blogger, se volete queste bellissime collezioni nella vostra cucina, mandateci le vostre ricette a base di riso e rispondete al questionario sulle tecniche di cottura. Prima scaricate il manuale dal sito Agnelli per studiare!